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Savona: nell’ambito della mostra “Ugo Attardi" conferenza e concerto in compagnia di Miriam Meghnagi

Concerto con la musica di Miriam Meghnagi, una delle principali interpreti mondiali del patrimonio musicale ebraico, all’Oratorio di N.S. di Castello

Nell’ambito della mostra “Ugo Attardi. Sacro e Profano”, allestita nella Pinacoteca Civica sino al 16 febbraio 2010, organizzata dalla Fondazione Cento Fiori in collaborazione con il Comune di Savona – Assessorato alla Cultura e dall’Archivio Storico Ugo Attardi, con il contributo della Fondazione A. De Mari, l’adesione della Diocesi Savona Noli e della Regione Liguria – Assessorato alla Cultura, si svolgerà venerdì 17 dicembre, alle 17,30, nell’Oratorio di Nostra Signora di Castello in via Manzoni, la conferenza dal titolo “Amor sacro e amor profano – Il tuo amor inebria più del vino”.

Introdurrà l’incontro Graziella Falconi, giornalista. Seguirà l’intervento di Don Giampiero Bof della Diocesi di Savona che approfondirà il tema partendo dal “Cantico dei Cantici”. Seguirà un momento musicale di alto livello con la partecipazione di Miriam Meghnagi, (nella foto) studiosa di ebraismo e interprete del patrimonio musicale ebraico che eseguirà alcuni canti del suo repertorio. Miriam Meghnagi, nata a Tripoli da antica famiglia ebraica, si è laureata in filosofia all’Università di Roma "La Sapienza", specializzandosi in Psicologia Dinamica e in Etnomusicologia. Svolge ricerca sul patrimonio musicale ebraico ed è considerata una delle principali interpreti vocali di questo stesso patrimonio. Il suo repertorio, continuamente arricchito da ricerche sul campo e da originali elaborazioni e composizioni, abbraccia l’insieme delle tradizioni ebraiche e mediterranee in varie lingue e dialetti (ebraico, arabo, ladino, judezmo, yiddish, bajitto, ecc.). Ha tenuto concerti in prestigiosi teatri in molti paesi d’Europa, in Israele, Giordania, Grecia, Turchia, negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina. Ha cantato per la pace nel mondo e tra le religioni in significative manifestazioni, come per il Premier Itzhak Rabin (Roma, 1992); per la VI World Conference on Religion and Peace (Vaticano 1994); per i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Mediterranei e del Parlamento Europeo in occasione del loro incontro in Italia (Palermo,Villa Niscemi 1998); per il Congresso Internazionale "Culture of Peace" (Rodi, Gerusalemme, Eilat, Aqaba 2002); per la II Giornata dell'Interdipendenza (Roma, Campidoglio 2004); e altrove.


É anche autrice di testi poetici in italiano, in arabo e in ebraico.
Ha tradotto saggi dall'inglese, dal francese e dal tedesco. Ha scritto vari saggi, pubblicati da Bulzoni, Università di Pescara, Garzanti, Nicolodi, Dedalo, e nelle riviste Praxis, Quadrangolo, Gruppo e Funzione Analitica, Noi Donne, Marie Claire. Ha registrato e curato programmi per varie emittenti televisive e radiofoniche nazionali e internazionali. Il suo CD Shirat Miriam- Canto Esiliato è il primo CD di canti ebraici pubblicato in Italia (Ed. Fonè 1986). Suo è il Vangelo secondo Matteo (Ed. Libera Informazione, 1997). Suoi sono il testo e la voce di Yonati Tammati, la prima sigla della trasmissione televisiva di cultura ebraica Sorgente di vita (RAI 2). E suo è il CD Dialoghi Mediterranei (2004), miscellanea di canti ebraici, quasi tutti originali, dedicati al Mediterraneo. Come voce recitante, ha eseguito la III Sinfonia di L. Bernstein con l'Orchestra e il Coro di Santa Cecilia (Roma, Auditorium Santa Cecilia, 2000). Dal 2003 interpreta per il teatro la sua propria pièce “…E sceglierai la vita…voci dal silenzio, in memoria della Shoah”. Ha collaborato con registi di cinema e teatro come S. Agosti (musiche originali in Uova di garofano), G. Pressburger (canto originale nel film-documentario Flussi di Coscienza, canti originali e acting in Danubio, lavoro teatrale), G. Salce (protagonista femminile, canti e musiche originali in Il raggio d’oro, RAI 3), C. Naccari (canti originali in Venezia: città di pietra e acqua, "Premio Torta"). Canti e musiche originali, inoltre, per il documentario di C. G. Hassan e D. Meghnagi Gerusalemme: città di specchi (RAI-SAT, 2000).
Ha collaborato inoltre con i compositori E. Macchi, (La coda del diavolo di G. Treves, e Festa della Musica) e altri. Si è esibita con F. Battiato, N. Atlas, N. Piovani. Con il compositore Luca Lombardi ha realizzato i cicli di canti ebraici Yedid Nefesh (Dresden, 1994) e Unterwegs (Biennale di Musica Contemporanea, Hannover, 1997).

Nel 2005 oltre ad altre importanti performance, con Manuela Kusterman (regia di G. Nanni- prod. Fabbrica dell'Attore)) ha interpretato: "Omaggio a Herbert Pagani"; per il cinema, ha composto le musiche originali (ed.RaiTrade) per il film "La Passione di Giosuè l'Ebreo" di Pasquale Scimeca (Sezione Autori-Mostra del Cinema di Venezia 2005 e Mostra del Cinema di Toronto, 2005). E' consulente scientifico per l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Discoteca di Stato per il materiale musicale del Fondo Levi. Un evento di eccezionale prestigio che ben si inserisce nell’ambito della mostra dedicata a Ugo Attardi, nato a Sori, Genova, nel 1923, e scomparso a Roma nel 2006. La mostra, che sta facendo registrare un importante afflusso di pubblico raccoglie e sintetizza il continuo gioco di dicotomie e di ossimori propri dell’arte di Ugo Attardi che ha saputo esprimere, in un lungo e complesso percorso artistico, i massimi vertici della bellezza e, insieme, gli abissi della difformità; l’amore e la tenerezza più intensi e la violenza più crudele; la dimensione fisica e carnale e contemporaneamente il mondo onirico. La mostra allestita nella Pinacoteca Civica di Savona coglie la dualità espressa nell’opera del grande artista: la dimensione profana di un mondo attraversato da nudi sensuali, tradotti attraverso un linguaggio plastico e vigoroso, immersi in atmosfere rese ancor più intense dai giochi d’ombre e di chiaroscuri, e l’ambito sacro, raccontato attraverso la figura di Papa Giovanni Paolo II. Attardi vede nella figura dell’amato Papa la sofferenza personale dell’uomo, legata agli episodi della vita del Pontefice, ma anche la sofferenza universale del genere umano ottenendo una sintesi vigorosa e simbolica attraverso un tratto pittorico incisivo. La figura di Giovanni Paolo II è ritratta nella sua carica umana e spirituale: nella sofferenza terrena e fisica, legata a un corpo dolente martoriato nella carne, ma anche nel dolore spirituale di una fede che si rinnova ogni giorno nell’amore, nonostante il mondo appaia immerso in un abisso di violenze e dolore. 14 sono le opere pittoriche (olii e tempere su tela e tavola, disegni) dedicati al tema del sacro, mentre 11 quelli dedicati al tema profano, mentre 12 sono le sculture in bronzo e marmo, tutte di ampie dimensioni. Tra le opere di maggior pregio, la scultura “Melba” del 1975, in bronzo, altezza cm 200, “La vuelta di Cristobal Colon”, 1979-1982, bronzo, altezza cm 80, “Anna e le due lune”, 1990, olio su tela, cm 150 x 130, “Yo también soy medio Pierna”, 1993, olio su tela, cm 160 x 200 e le opere a tema sacro tra cui “L’uomo dei dolori”, 2000, bronzo, altezza cm 50, “Soffriva il papa l’angelo della guerra”, 2001, tempera si tavola, cm 50 x 40, “Predicazioni tra immagini irriverenti”, 2002, olio su tela, cm 150 x 130, raffiguranti Papa Giovanni Paolo II.

Ugo Attardi: la vita

Attardi nasce a Sori, in provincia di Genova, nel 1923. Il padre, sindacalista e componente attivo nella 'Federazione dei Marittimi', originario di Santo Stefano Quisquina, piccolo borgo in provincia di Agrigento, è costretto dal regime fascista a lasciare la Liguria per tornare in Sicilia. Trasferitosi insieme alla famiglia a Palermo, fin da piccolo inizia a frequentare l'Accademia di Belle Arti e successivamente la facoltà di Architettura. Nel 1945 si trasferisce a Roma, ospitato da Pietro Consagra, a sua volta ospite di Renato Guttuso e frequenta la trattoria Fratelli Menghi, punto d’incontro per registi, sceneggiatori, poeti e pittori quali Emilio Vedova, Mario Mafai, Pericle Fazzini, Corrado Cagli, Antonello Trombadori, Antonio Corpora, Piero Dorazio. Il clima ricco di iniziative culturali e civili del dopoguerra gli consente di riprendere con slancio la propria ricerca. Con alcuni giovani artisti, nel 1948, costituisce il movimento Forma Uno, di orientamento astratto, maturando tuttavia visioni divergenti rispetto al resto del gruppo. I suoi compagni erano Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Guerrini, Maugeri, Perilli e Giulio Turcato. Nei primi anni Cinquanta orienta la sua arte verso l'espressionismo, ispirandosi tra gli altri a Francis Bacon e George Grosz, affiancando alla propria attività di artista l'impegno politico all'interno del Partito Comunista Italiano. L'esigenza di sperimentare un rapporto nuovo e visionario con la realtà lo porta ad allontanarsi dall'astrattismo, per studiare una propria forma di espressionismo. Nel 1952 e nel 1954 è invitato alla XXVI ed alla XXVII Biennale di Venezia. Nel 1958 partecipa alla fondazione e inizia la collaborazione col giornale di cultura e politica "Città Aperta", insieme a Tommaso Chiaretti, Elio Petri, Renzo Vespignani, Mario Socrate. Nei primi anni sessanta partecipa a numerose esposizioni sia in Italia che all'estero. Nel 1961 fonda il gruppo Il Pro e il Contro, capeggiando a tutte le manifestazioni fino all'ultimo anno, quello dello scioglimento. Un viaggio in Spagna lo indirizza verso la riscoperta dei classici e all' approfondimento degli studi storici. Muore a Roma a 83 anni, nel 2006.

12 novembre 2010 – 16 febbraio 2011
Inaugurazione 12 novembre 2010, ore 17.00, presso l’Oratorio di N.S. di Castello, via Manzoni. Apertura della mostra ore 18.00, Pinacoteca Civica

Orari
Lunedì, Mercoledì, Venerdì: 8,30 / 13,00 - Martedì, Giovedì: 14,00 / 19,00 - Sabato: 8,30 / 13,00; 15,30 / 18,30 Domenica: 9,30 / 12,30

 

 

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